Rispondo a DAVY-91
Quando ho iniziato, un anno fa, anch'io ho dovuto affrontare il problemone di ottenere l'autorizzazione dei miei. Nonostante la strenua opposizione, la mia tattica è stata quella di sottolineare il lento sviluppo delle colonie nel periodo iniziale della loro vita (infatti le colonie all'inizio crescono molto a stento, e lo sviluppo post-embrionale - da uovo ad adulto - è facilmente rallentato dal fatto che si presentino condizioni non ottimali), ed alla fine li ho convinti. Dopo la prima colonia è tutto più facile: loro si accorgono di quanto siano state futili le loro preoccupazioni iniziali (probabilmente di ritrovarsi la casa piena di insetti da un giorno all'altro) e danno il via libera all'espansione dell'allevamento

Le briciole di pane...forse vanno pene per le messor ma non per le lasius e le altre specie. Come ti ho detto in un altro topic, sono un cibo al contempo solido e ricco di carboidrati, quindi che non è gradito ne dalle larve ne dalle operaie.
La provetta è un nido artificiale, ne più ne meno. Ci sono i terrari, i nidi di gesso o ytong e le provette

In teoria ci si potrebbero tenere a vita le colonie dentro alle provette. La regina non aspetta due o tre mesi a deporre...depone appena trova le condizioni adatte. E' la covata che, poi, ci mette due o tre mesi a svilupparsi.
Faccio qui un elenco delle cose, in ordine di importanza, che sono più necessarie alle formiche ed al loro benessere:
- UMIDITA' - un buon nido deve avere una fonte di unmidità localizzata, poichè larve e pupe gradiscono differenti tassi di umidità. Solo a poche specie, come Crematogaster e Linepithema, l'umidità non fa ne caldo ne freddo.
- TEMPERATURA - ciascuna specie ha la propria temperatura ottimale, alla quale la covata si sviluppa con la rapidità massima. Anche la fonte di calore deve essere localizzata in un buon nido.
- DIETA
- OSCURITA' - utile solo in caso di trasloco, di terrario, e di Messor. Negli altri casi non è importante.